Lorenzo Perosi (1872 – 1956)

di NICOTANO

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Monsignor Lorenzo Perosi, prolifico compositore, autore di capolavori musicali ricchi di spiritualità, è noto principalmente per le sue Messe polifoniche, gli Oratori e i Mottetti; ma oltre a pagine organistiche e altra musica liturgica lascia numerose composizioni in ambito secolare, musica da camera e per orchestra. Papa Pio XII lo ha definito “Sagace interprete dei misteri divini”.
Lorenzo Perosi nasce a Tortona; studia con suo padre Giuseppe, maestro di cappella della Cattedrale, poi al Conservatorio di Milano e alla Scuola di musica sacra di Ratisbona con Franz Xaver Haberl. Sulla sua formazione musicale incide profondamente la figura di padre Angelo De Santi, gesuita, cultore del movimento ceciliano e rigoroso promotore del canto gregoriano.
Tra novembre del 1890 e l’estate del 1891 Lorenzo Perosi è organista e maestro di canto presso l’Abbazia di Montecassino; opera come maestro di cappella a Imola e poi in San Marco a Venezia; nel 1895 viene ordinato sacerdote.
Nel 1898 papa Leone XIII lo nomina “Direttore Perpetuo della Cappella Musicale Pontificia Sistina”; sotto la sua direzione la Cappella è oggetto di un sostanziale rinnovamento, a partire dall’abolizione del reclutamento dei cantori evirati. Nel 1898 Perosi compone la prima Passione Secondo San Marco seguita in tempi brevi da moltre altre composizioni, tra cui alcune Messe apprezzate per la loro bellezza musicale e corale. Presto la sua fama è altissima, si guadagna la stima e il rispetto di tanti importanti compositori tra cui Puccini e Mascagni.
Nel 1903 Lorenzo Perosi è afflitto da seri disturbi mentali che lo inducono anche a rinnegare tutti i suoi lavori precedenti, e per evitare che vengano distrutti, i suoi fratelli ne chiedono l’interdizione. Peraltro, nonostante le sue condizioni di salute, continua a comporre e a dirigere; ne sono esempi superlativi il Concerto per pianoforte e orchestra in la minore, il ciclo di composizioni sinfoniche dedicato a varie città d’Italia, e la Messa funebre ufficiale in memoria di Giacomo Puccini celebrata il 19 gennaio 1925, alla presenza dei Reali, nella Chiesa di Santa Maria degli Angeli a Roma. Revocata l’interdizione nel 1930, Pietro Mascagni sostiene l’elezione di Lorenzo Perosi ad Accademico d’Italia.
Nel 1933 Perosi riprende a dirigere la Cappella Sistina e dal 1936 può nuovamente celebrare la S. Messa. In quest’ultimo periodo della sua vita è costantemente impegnato nell’attività concertistica, anche per la Radio Vaticana e per quella italiana. La sua ultima esecuzione alla Cappella Sistina porta la data del 12 marzo 1955, anniversario dell’incoronazione di Papa Pio XII.
Notevole è il contributo di Lorenzo Perosi alla Riforma della musica sacra promulgata da Papa Pio X col “Motu proprio” del 1903.
La grandezza di Perosi, già evidente nelle sue Messe liturgiche, si apprezza moltissimo nei suoi Oratori, ricchi di un’accesa spiritualità. Riprende il modello dell’oratorio di Giacomo Carissimi ma lascia ampi spazi alla strumentazione; in queste sue opere si fondono componenti veriste con riferimenti alla grande polifonia italiana e al gregoriano.

Natalitia (Cantata per solo, coro e orchestra)
– O Rex gentium
– Intermezzo
– Rorate coeli
– Venite transeamus
Angelo Scardina, tenore
Coro I Polifonici di Genova, maestro del coro Fabio Macelloni
Orchestra Sinfonica “Nuova Cameristica di Milano”, dir. Arturo Sacchetti

Missa Secunda Pontificalis
Coro Vallicelliano Di Roma

Suite per orchestra n. 5 “Tortona”
(Mosso – Andante – Presto)
Orchestra Sinfonica “Nuova Cameristica di Milano”, dir. Arturo Sacchetti

Concerto per pianoforte e orchestra in la minore
(Mosso – Andante – Vivo)
Mario Delli Ponti, pianoforte
Orchestra Sinfonica “Carlo Coccia”, dir. Arturo Sacchetti

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